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Il teatro è per noi un incontro, è un benvenuto alle emozioni, un dialogo tra corpi e culture di mille colori, senza distinzione di nazionalità e culture, ma anzi è un incontro ricco ogni volta di ogni suono o sguardo nuovo. E’ un incontro tra corpi! Quello che facciamo lo chiamano e li chiamiamo: “laboratori teatrali interculturali”. Per noi l’intercultura, intesa come prospettiva di incontro-dialogo tra diverse culture, è ormai necessaria.

Il percorso di laboratorio di teatro tra adolescenti dei campi Rom di Secondigliano (Na) ed adolescenti della area a nord di Napoli si chiama “Spazio Altro, Cenerentola una favola per incontrare la diversità”, finanziato dalla Commissione Europea, progetto Gioventù in Azione, capofila “Chi rom…e chi no”.

Un’esperienza unica, che ci porta due volte a settimana nei campi Rom di Secondigliano: arriviamo con un mini autobus guidato da un autista macedone e roulotte per roulotte andiamo a prendere i bambini e gli adolescenti che tra mille sorrisi ciò che ci resta è l’immagine di un bambino che ci attende mascherato da piccolo “babbo natale” ed ogni volta è un’immagine difficile da dimenticare (per il piccolo il teatro è un dono, come quelli che porta Babbo Natale) .

Dai campi andiamo in un centro che accoglie diversi anziani ex manicomiali: tra ragazzini e gli anziani (per nulla facili da gestire) scatta una poesia incredibile.

Ed infine ad accogliere “Spazio altro – cenerentola una favola per incontrare la diversità” è il Gridas, il gruppo fondato dal noto artista Felice Pignataro e sua moglie Mirella La Magna (in foto).

Questo avviene poco prima dell’esperienza “Arrevuoto” in quegli stessi luoghi.

Abbiamo gettato i semi per una pedagogia artistica sperimentale coadiuvati dallo spirito guerriero e iper-innovativo di Felice Pignataro, cha da poco ci lasciati!

 

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