Nella relazione uomo-mondo non c’è più il tempo. Nella mancanza di tempo si infila tutto ciò che è stato pensato e costruito mentre noi non avevamo il tempo per pensarlo, sognarlo, deciderlo. Ed ecco che questo qualcosa ci viene incontro nel nostro tempo libero, spazio inattivo riempito subito di cose: non devo fare altro che prendere un acino dal grappolo e masticare, senza nemmeno avvertirne la fame.
Serge Latouche offre una soluzione ridefinendo la felicità come “abbondanza frugale in una società solidale”, proponendo quindi la frugalità come condizione preliminare rispetto ad ogni forma di abbondanza. L’abbondanza consumista ci rende infelici e uscire da tale infelicità prima o poi sarà esigenza di ciascuno. Jean Baudrillard chiamava “depauperizzazione psicologica” lo stato d’insoddisfazione generale che presenta “la società della crescita come il contrario di una società dell’abbondanza”.
Articolo pubblicato il 19/06/2015: https://www.che-fare.com/frugalita-come-ebbrezza-della-sobrieta/