Nel giorno della Liberazione, una fioritura tra le pagine di “Situare Utopie”.

Nel silenzio vibrante del 25 aprile, quando la memoria si fa pelle e respiro, un racconto si fa spazio, come un seme che sa dove fiorire. A pagina 46 del libro Situare Utopie (Mimesis Edizioni), firmato da Agostino Riitano, un frammento di vita — denso, lirico, autentico — svela l’essenza di un progetto che parla alle anime sensibili: Happening of Human Books, curato da Stefania Piccolo, poetessa di visioni, architetta di umanità.

Il testo, il progetto, il processo creativo è un sogno fragile e feroce, che ha conosciuto l’ombra ma cerca ancora la luce. È più di una testimonianza: è un atto di resistenza poetica, un’eco di tutte le donne e gli uomini che scelgono ogni giorno di non dimenticare, di progettare futuri possibili.

Questo non è solo un racconto. È la fibra viva di Officinae Efesti, una comunità creativa fondata sul legame indissolubile tra chi scrive, chi sogna e chi fa della cultura uno strumento di liberazione. È un luogo dove la parola “utopia” non è illusione, ma progettazione radicale dell’umano.

Il 25 aprile, questa storia ci ricorda che la libertà è anche avere il coraggio di immaginare. Che resistere significa raccontare, condividere, e riconoscere che la cultura è il primo atto politico, il primo passo verso il domani. E che non c’è un tempo giusto per parlarne, c’è il Tempo e c’è sempre Tempo, laddove esistono Legami indissolubili e Sogni Eterni.

“Situare Utopie” è un invito a trasformare le città attraverso arte, visione e cooperazione. Agostino Riitano propone una presenza attiva ma non invadente, capace di rigenerare il territorio con cura e profezia. L’utopia diventa concreta quando nasce dai bisogni e dai sogni della comunità.

Un progetto “Happening of Human Books” che racconta temi forti come quello del dolore, quello delle memorie collettive. Un dolore che diventa parola. Una parola che diventa libro umano. Un libro che diventa utopia condivisa.

“La visione anticipa e richiama quegli atti e quei sentimenti che muteranno il territorio.”

“L’utopia che alcuni progetti culturali situano è concreta, e quindi situabile, perché ha a che fare con i problemi, con i desideri, con le ferite e le speranze della comunità.”

“La promessa del compimento è l’utopia da situare, attraverso la cooperazione, la cura dell’altro e una miriade di strategie di rigenerazione.”

Per approfondire, puoi consultare le pagina 45,46,47  del libro “Situare Utopie” disponibile su Google Books:
👉 Situare Utopie – Google Books

​👉 o acquistarlo qui: Situare Utopie di Agostino Riitano – Mimesis Eterotopie

Scopri di più sul progetto “Happening of Human Books” e sull’impegno di Officinae Efesti:
👉 Happening of Human Books – Una carovana nel deserto

In questo giorno di memoria e speranza, lasciamoci ispirare da chi trasforma l’utopia in realtà attraverso l’arte e la cultura.