Il londinese Phileas Fogg, creatura letteraria di Jules Verne, ci impiega 80 giorni. Ma a volte, per fare il giro del mondo basta meno, appena qualche ora. E non servono nemmeno lunghi viaggi, per ritrovarsi in mezzo a culture diverse, tra voci e sapori sconosciuti. Sono proprio dietro l’angolo, poco distanti da casa. Nelle nostre città. Torino, Firenze, Roma, NapoliPer questo da alcuni anni il progetto Migrantour offre a studenti o semplici cittadini itinerari alternativi a quelli tradizionali, nei luoghi simbolici dell’integrazione. Passeggiate interculturali, dove sono i migranti a fare da accompagnatori e a guidare i gruppi alla scoperta dei quartieri multietnici, dei capoluoghi italiani ed europei. Un modo per favorire l’incontro, ma anche cancellare, attraverso la conoscenza diretta, i pregiudizi e le paure che ruotano attorno ad alcune zone e ad alcune comunità.

Alle nove città di partenza (Milano, Torino, Genova, Roma, Firenze, Valencia, Marsiglia, Parigi e Lisbona) oggi se ne stanno aggiungendo altre, seguendo un concetto di “rete aperta”. In lista ci sono anche Bologna, Padova e Napoli. E proprio qui, nel capoluogo campano, il 26 e il 28 aprile si incontreranno accompagnatori e scrittori, nell’iniziativa “Racconti dalla città-mondo”. Una serie di incontri aperti al pubblico, promossi dalla cooperativa sociale Casba, che da un paio d’anni organizza i Migrantour nella Napoli multietnica. L’obiettivo è stimolare un dialogo a più voci, e condividere una riflessione sulle trasformazioni urbane e sul valore delle migrazioni.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/26/migrantour-quando-la-guida-turistica-per-scoprire-roma-e-parigi-e-un-migrante/2671927/