Officinae Efesti: innovazione sociale, produzione artistica, progettazione culturale – questo è il titolo dell’articolo pubblicato sulla rivista Ateatro n.158
#OEfesti sperimenta nuovi modelli per dare risposte concrete e non convenzionali ai bisogni della comunità in cui lavora; da diversi anni lavora alla valorizzazione dei territori, dei contesti e delle umanità che stanno a margine della società.
Nei nostri laboratori teatrali siamo dentro ad un “miscuglio”, in esso e/o da esso possiamo introdurre o ricavare nuovi orizzonti, del pensare, del credere, dell’essere-nel-tempo storico della Società. Non è un più un Teatro Sociale, ma un Teatro che si occupa della Società Multiculturale, una società mescolata e per questo più ricca. Per noi il teatro non ha mai avuto un colore e riteniamo che spesso abbiamo l’esigenza di usare termini di riconoscimento come “teatro interculturale” a causa della nostra abitudine a creare delle separazioni anche nel linguaggio. Questo percorso iniziato nel 2006, oggi trova la sua forma nei #welcomelab, laboratori di benvenuto, uno spazio pensato per abitare la distanza e incontrarsi nella diversità.
Grazie a Luigi Marsano e all’Associazione culturale Ateatro.



